NOTE SULL'ASTROMETRIA
Note sul Gruppo Italiano Astrometristi
Il Gruppo Italiano Astrometristi (G.I.A.) raccolse e mai coordinò gli osservatori amatoriali italiani con codice astrometrico MPC che operavano nello specifico settore dell'astrometria di comete ed asteroidi.
Le riunioni del gruppo si tennero con cadenza variabile in vari osservatori coinvolti, l'ultima delle quali è stata tenuta nel 2001.
Per diretta ammissione del compianto Brian Marsden, all'epoca direttore del Minor Planet Center di Cambridge, o MPC, MA (U.S.A.), negli anni '90 l'astrometria amatoriale in Italia aveva raggiunto un livello paragonabile a quello dell'attivissimo gruppo giapponese, in quanto a scoperte ed attività osservativa.
Forse non si ha percezione di cosa abbia significato l'introduzione nel 1993 ai telescopi dello storico osservatorio di San Vittore del CCD in astrometria, e soprattutto nel 1991 da parte di Silvano Casulli, collegato a PC antidiluviani con CD-ROM di cataloghi stellari: molti degli astrofili evoluti del G.I.A. sono ricordati dal nome degli asteroidi scoperti, e mentre con le lastre fotografiche occorreva il lavoro di un gruppo di persone con vari talenti come a San Vittore nel 1980, nei primi anni '90 poteva bastare un solo appassionato con un telescopio, una camera elettronica ed un personal computer.
Oggigiorno il volume di misure astrometriche che arrivano all'MPC raggiunge le centinaia di volte quello degli anni '90.
Il tipo ripetitivo del lavoro astrometrico dagli anni 2000 per i professionisti, e dal 2015 per gli astrofili, ha fatto sì che montature go-to e camere elettroniche potessero essere dirette addirittura da un programma robotico, che svolgesse tutti i calcoli e avesse anche il compito di inviare i dati di nuovi asteroidi all'MPC. Ciò è stato dovuto al notevole progresso informatico e strumentale ed a costose camere raffreddate a largo campo. Molti osservatori amatoriali del G.I.A. si convertirono negli interessi per questi sistemi robotici, cui non sfuggiva "quasi" nulla, poichè erano focalizzati sulle scoperte di nuovi oggetti e non animati da uno spirito di servizio, come i telescopi del CCAF di Farra d'Isonzo.
Infatti nel creare un osservatorio astrometrico personalmente non ero tanto interessato a scoprire nuovi asteroidi, quanto a fornire misure che servissero ai professionisti, come il citato studio sull'asteroide NEO (433) Eros, meta della sonda Shoemaker-NEAR del JPL, che lo raggiunse, orbitò e infine vi atterrò nel 2001. Prima sonda in assoluto a farlo, indice di una conoscenza dettagliata dell'orbita aggiornata dell'asteroide.
Da una costola dell'MPC 476 Grange Obs. è nato l'osservatorio "SPE.S" (Specola Segusina) dell'Associazione Astrofili Segusini, che si appresta a continuare questa ricerca d'eccellenza, facendo tesoro dei contatti di chi scrive con l'MPC, la IAU ed il JPL. Personalmente ho comprato il primo catalogo su CD-ROM per il lavoro astrometrico, mentre i successivi mi sono stati inviati gratuitamente dai professionisti a richiesta.
La mia passione mi ha anche portato a visitare i centri di osservazione remota del telescopio CFHT (nel 2017) e del telescopio Keck (nel 2019), situati sulla cima del Mauna Kea sull'isola di Hawai'i: un grosso MAHALO al loro personale per avermi invitato!
Chi volesse saperne di più sulle metodologie osservative usate dagli osservatori appartenenti al G.I.A. potrà trovare in linea alcuni manuali: nel sito del Minor Planet Center di Cambridge si può
consultare il
manuale preparato dalla I.A.U. (in inglese);
ottimo e' inoltre il materiale fotometrico pubblicato dal GAD (Gruppo Astronomia Digitale).
Informazioni in italiano preparate al Grange Obs. sull'astrometria sono altresì disponibili qui.
Foto di gruppo del G.I.A. alla riunione del 27/4/96 ad Arcetri (FI): si noti con le stampelle il compianto professor Giuseppe Forti, che accreditava e seguiva il lavoro del G.I.A. Alla sua destra Maura Tombelli, la decana che da sola scoprì più asteroidi di tutti; inoltre l'autore di queste note è il terzo da sinistra nella seconda fila
Foto di gruppo del G.I.A. alla riunione del 22/4/95 a Farra d'Isonzo (GO): il nono in piedi da sinistra
(con la maglietta azzurra) è Gareth Williams, ex-vicedirettore del Minor Planet Center di Cambridge, MA. USA, essendo andato in pensione nel febbraio del 2020. Attualmente si dedica ad un programma per includere nel database dell'MPC molte "antiche" misure astrometriche non essendo nel giusto formato a 80 colonne e portandole al corretto sistema stellare J2000/ICRS (secondo E.Colombini di San Vittore)
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